Il giorno 24 febbraio e dal 3 al 5 marzo 2019 si svolge una delle corse a cavallo più spericolate e colorate della Sardegna: Sa Carrela ‘e nanti che rappresenta la sintesi del carnevale di Santu Lussurgiu che ha come protagonisti i cavalieri, i cavalli e il pubblico. Anche la folla è parte integrante dell’evento creando un particolare effetto: la folta massa si apre un attimo prima dell’arrivo dei cavalli in corsa per richiudersi subito dopo il loro passaggio. Sa Carrela ‘e Nanti (l’attuale Via Roma) è una strada sterrata lunga circa 350 metri in discesa. I cavalieri, rigorosamente lussurgesi, devono indossare, secondo la tradizione, una maschera o avere il volto dipinto.
La manifestazione si svolge in tre giornate. La domenica di carnevale, i cavalieri si presentano a s’iscappadorzu, il punto in cui ha inizio la corsa, e a “pareza” (pariglia) i cavalieri si lanciano a tutta velocità con l’obiettivo di scendere tutta la corsa “uniti”, con il braccio di uno sul braccio dell’altro, quasi a simboleggiare l’unità, la concordia, l’amicizia e la solidarietà. Anticamente si scendeva anche a pariglie di tre e talvolta di quattro cavalieri.
Il lunedì, chiamato “Su Lunisi de sa pudda” (il lunedì della gallina), il cavaliere lanciato al galoppo deve buttare a terra con un bastone, chiamato “su fuste ‘e ortzastru”, un fantoccio che ha le sembianze di una gallina, che sostituisce dagli anni ’70 la gallina vera.
Il martedì termina lo spettacolo con la premiazione dei cavalieri che hanno buttato giù più galline, delle tre migliori pariglie e di tutti gli altri partecipanti.
Intorno ad essa infatti vengono organizzati molti eventi folkloristici ed enogastronomici di grande interesse: durante la settimana che anticipa Sa Carrela si svolge la 22^ edizione di “Cantigos in Carrela” (vedi evento), durante il quale si esibiscono numerosi cori locali, alcuni tra i migliori della Sardegna e altri provenienti dal continente o dall’estero.